In questa guida ti aiutiamo a capire cosa scegliere tra deumidificatore o ventilatore.
Con l’arrivo del caldo e dell’estate, sono principalmente due i dispositivi che più di altri si contendono un posto privilegiato nelle nostre abitazioni: il deumidificatore e il ventilatore. Grazie alle loro caratteristiche specifiche, questi apparecchi svolgono entrambi un ruolo cruciale nella creazione di un ambiente fresco e confortevole, senza però garantire le medesime prestazioni di un condizionatore, decisamente più costoso e difficile da installare. Nonostante deumidificatore e ventilatore siano accomunati da una certa semplicità di utilizzo e da costi relativamente ridotti, le loro funzioni e i benefici che ne derivano sono piuttosto differenti.
Se sei incerto fra quale dei due scegliere non preoccuparti, non sei certo il solo! Il deumidificatore e il ventilatore possono donare due tipologie di refrigerio diverse, e sarai solo tu a poter scegliere quale sia il più adatto per la tua casa o il tuo ufficio. Per aiutarti nel processo di scelta abbiamo pensato potesse essere utile approfondire le specificità di ciascuno dei due dispositivi, così da avere ben chiari in mente le loro potenzialità e i loro svantaggi.
Vantaggi e Svantaggi del Deumidificatore
Un deumidificatore è un dispositivo elettrico il cui scopo primario è quello di ridurre l’umidità presente nell’aria. L’installazione di questo strumento si rivela quindi particolarmente utile in aree geografiche colpite da elevata umidità costante (come per esempio le zone equatoriali o tropicali), ma è compatibile anche con climi mediterranei e con i grandi caldi estivi che da qualche anno a questa parte colpiscono i centri urbani.
Il funzionamento di un deumidificatore è abbastanza semplice: l’aria umida presente nella stanza viene aspirata nell’unità principale attraverso un ventilatore. All’interno del dispositivo, l’aria umida catturata incontra superfici fredde (come serpentine e resistenze) o in alternativa un sistema di assorbimento. L’umidità dell’aria si condensa quindi su queste superfici e viene raccolta in un serbatoio posto dentro il macchinario. Nei modelli più avanzati, l’acqua viene anche drenata direttamente nel sistema di scarico idrico dell’abitazione.
L’aria contenuta nel deumidificatore, ora più secca, viene reimmessa nell’ambiente tramite una serie di ventole. Emerge quindi come di per sé il deumidificatore non modifichi la temperatura presente nella stanza, ma che esso agisca tramite un meccanismo fisico noto come raffreddamento adiabatico: secondo tale principio, quando si rimuove l’umidità dall’aria, si sta effettivamente rimuovendo il calore latente associato a quella umidità, causando un raffreddamento dell’aria. Questo è il motivo per cui spesso si percepisce una sensazione di freschezza quando si utilizza un deumidificatore in ambienti caldi e umidi.
Come visto, il deumidificatore può assolvere ad una utilissima doppia funzione, ovvero raffreddare l’aria privandola dell’umidità in eccesso. Questo permette a chi vive gli ambienti trattati non solo di eliminare il calore estivo, ma anche di prevenire la formazione dei danni tipici dell’umidità, come per esempio la proliferazione e l’accumulo di muffa, la formazione di crepe e il deterioramento di vernici e rivestimenti.
Quanto appena detto si traduce nel secondo vantaggio derivante dall’installazione di un deumidificatore, vale a dire il miglioramento generale della qualità dell’aria. Quest’ultima sarà infatti purificata e salubre, divenendo ideale per tutti coloro i quali soffrono di allergie, asma o altri problemi respiratori.
Il deumidificatore presenta però alcune inevitabili pecche: da un lato, esso si rivela piuttosto ingombrante e costoso, anche nel caso di deumidificatori portatili. Dall’altro, non sempre il sistema di svuotamento del serbatoio o di scarico possono rivelarsi compatibili con il tipo di stanza da raffreddare. Rispetto ad un ventilatore, il deumidificatore è più pesante e difficile da installare oltre che meno eco sostenibile.
Vantaggi e Svantaggi del Ventilatore
Eccoci arrivati alla descrizione del principale avversario del deumidificatore, vale a dire il ventilatore. Quest’ultimo, altro non è che un dispositivo elettrico capace di spostare velocemente l’aria all’interno di un ambiente. La sua funzione principale è quella di migliorarne la circolazione, creando una sensazione di freschezza e ricircolo utile a rendere gli ambienti più ossigenati.
Il funzionamento di un ventilatore è molto semplice. Le pale presenti nel ventilatore sono alimentate da un motore elettrico, il quale una volta acceso le fa muovere creando un flusso d’aria costante. Questo movimento dell’aria crea una sensazione di fresco sulla pelle, ma è importante notare che non modifica mai realmente la temperatura effettiva della stanza.
I ventilatori risultano più leggeri, piccoli e versatili rispetto ai deumidificatori. Queste caratteristiche li rendono più pratici e semplici da spostare da una stanza all’altra.
Tra gli effetti positivi immediati legati all’uso di un ventilatore rientrano la possibilità di ottenere un sollievo immediato, dato dalla capacità del dispositivo di creare correnti d’aria. Quando le temperature esterne salgono, un ventilatore può creare una sensazione di freschezza senza il bisogno di sfruttare motori potenti o di modificare la struttura dell’aria circostante.
I ventilatori danno del loro meglio se posizionati strategicamente. Se in una stanza di casa hai per esempio avviato un deumidificatore o un condizionatore, con l’aiuto di un ventilatore puoi distribuire l’aria fresca creata modo più uniforme, riducendo il divario tra zone calde e fredde.
Chiudiamo la rassegna dei punti di forza dei ventilatori ricordandoti che essi consumano significativamente meno rispetto ai condizionatori e ai deumidificatori. Un fresco che oltre ad essere piacevole si rivela anche sostenibile.
Per contro, la principale critica mossa al ventilatore riguarda come facile immaginare la sua incapacità di agire concretamente sull’abbassamento della temperatura. Un fattore questo che lo rende poco incisivo, soprattutto in caos ti temperature molto elevate.
Meglio Deumidificatore o Ventilatore
Ecco quindi un riassunto delle situazioni in cui sia più consigliato optare per un prodotto anziché per un altro:
-Deumidificatore: utile per chi abbia la necessità di risolvere due problemi in uno, quello legato al calore e quello legato all’umidità. Abbassa concretamente la temperatura riducendo il rischio di proliferazioni batteriche, ma risulta più ingombrante e costoso dal punto di vista dell’investimento iniziale e dei consumi nel tempo. Indicato per chi soffre di problemi respiratori e vive in zone colpite per molti mesi consecutivi dal caldo afoso.
-Ventilatore: disponibile in una vasta gamma di forme e dimensioni, permette di creare correnti d’aria favorevoli all’interno delle stanze, senza però modificare la temperatura presente. Leggero e facile da installare, si caratterizza per consumi ridotti. Adatto a chi vuole spendere poco o patisce gli abbassamenti di temperatura.
In definitiva, non possiamo dire che un dispositivo è migliore dell’altro. La scelta tra un deumidificatore e un ventilatore dipende innanzitutto dalle tue esigenze specifiche e dalle condizioni ambientali in cui vivi o lavori. Secondo alcuni, i due prodotti possono addirittura cooperare tra loro al fine di offrire una migliore qualità dell’aria all’interno degli ambienti chiusi.
Oltre al budget iniziale, un fattore senz’altro importante, ti consigliamo di considerare primariamente la frequenza di utilizzo che andrai a fare dell’apparecchio e/o il principale problema da risolvere in casa. Maggiore sarà la quantità di tempo in cui terrai accesi i prodotti, più elevati saranno i costi in bolletta.
Per non sbagliare, comincia quindi dal dispositivo che più si adatta a questi fattori essenziali. Nessuno ti vieterà poi in un secondo momento di aggiungere al tuo equipaggiamento altri elementi pensati per situazioni più specifiche.