In questa guida spieghiamo la differenza tra deumidificatore e climatizzatore, in modo da semplificare la scelta dell’elettrodomestico più adatto alle proprie esigenze.
Il deumidificatore e il condizionatore sono due apparecchi diversi, sia per l’effetto sull’ambiente dove sono collocati che per la meccanica utilizzata. Sono anche differenti per i costi di acquisto e di esercizio e, infine, per i benefici. Cominciamo a valutare allora la differenza, tra deumidificatore e condizionatore, in funzione dell’effetto ottenuto.
Effetti Diversi di Deumidificatore e Condizionatore sull’Ambiente
L’effetto del deumidificatore è quello di ridurre l’umidità nell’aria della stanza dove è acceso. La sensazione che si avverte immediatamente quando il deumidificatore è in funzione è di benessere a livello respiratorio ed epidermico. In pratica hai la sensazione di respirare più liberamente, quindi che l’aria sia meno soffocante, e di avere meno calore sulla pelle, quindi che l’ambiente che ti circonda sia meno opprimente. Le sensazioni che provi corrispondono alla realtà, perché, riducendo la percentuale di acqua rispetto all’ossigeno, l’aria circola nei polmoni più liberamente, l’apporto di ossigeno è maggiore, e i risultati, come l’aumento della soglia di attenzione, si sentono subito. La stessa cosa vale per la pelle, che ha la necessità continua di liberare scorie fisiologiche, attraverso la traspirazione e il sudore. Un’aria eccessivamente carica di umidità inibisce e rallenta questa funzione, che è vitale, causando torpore e spossatezza.
L’effetto del condizionatore, invece, è quello di raffreddare l’ambiente dove agisce. Il corpo umano funziona in maniera ottimale quando la temperatura ambientale oscilla tra i 16 e i 27 gradi e il tasso di umidità si colloca tra il 45% e il 65%. Un altro aspetto dell’essere umano è che, in media, reagisce meglio al freddo che al caldo, perché il freddo, quando non è eccessivo, stimola e rivitalizza le funzioni vitali, mentre il caldo le rallenta e le opprime. Quindi, soprattutto d’estate, la ricerca di un ambiente più freddo può diventare di importanza vitale. Questo è l’effetto che ottiene il condizionatore, cioè raffreddare l’ambiente circostante, riducendo le temperature eccessive e portandole ai livelli di tollerabilità, quindi intorno ai 20 o 22 gradi o, se occorre, ancora più basse. In pratica, il condizionatore sottrae calore all’ambiente circostante raffrescandolo, mentre il deumidificatore elimina l’acqua dall’aria asciugandola.
Differenze tra Deumidificatore e Condizionatore Relativamente al Funzionamento
Per ottenere il suo effetto, il deumidificatore filtra e impoverisce l’aria attraverso un ciclo continuo, creato con un aspiratore, un filtro, un compressore, un condensatore, un espansore, il gas refrigerante, e uno scarico dell’acqua in una vaschetta di raccolta. Quando lo accendi l’aria della stanza viene aspirata, mentre il compressore spinge il gas nella serpentina che, per il doppio lavoro di compressione ed espansione del gas, ghiaccia questa aria che entra, solidificando la parte liquida. L’aria che rimane invece viene nuovamente scaldata e spinta verso l’uscita, mentre il ghiaccio si scioglie nella vaschetta. Il risultato è che l’aria che esce ha la stessa temperatura che aveva prima di entrare, ma una parte della quantità di acqua contenuta in essa è finita nello scarico. Il deumidificatore funziona bene posto in basso, a livello del pavimento, perché l’aria più umida tende a scendere essendo più pesante. Risulta essere un dispositivo abbastanza contenuto per quanto riguarda le dimensioni, e risulta essere possibile spostarlo nei vari ambienti di casa.
Il condizionatore usa un sistema molto simile ma l’effetto è diverso. L’apparecchio, infatti, che funziona dentro il condizionatore, ha anche esso un compressore e una serpentina dove il gas viene spinto e portato allo stato liquido. In questo stadio il gas compresso surriscalda la prima parte della serpentina in un contenitore esterno, o comunque isolato rispetto alla stanza, dal quale l’aria calda viene spinta verso fuori. Nello stadio successivo, cioè quando il gas viene liberato nel tratto seguente della serpentina, torna allo stato aeriforme e si raffredda in un’altra camera, che invece è a diretto contatto con l’ambiente. In questa camera viene forzata l’aria della stanza che, a contatto con la serpentina fredda, cede calore e torna nell’ambiente con una temperatura più bassa. Ovviamente, a differenza di ciò che avviene nel deumidificatore, la decompressione del gas è meno violenta, in modo da evitare che l’acqua, contenuta nell’aria, arrivi al punto di ghiacciare e depositarsi sulla superficie della serpentina. Purtuttavia, nella fase di raffreddamento, l’aria cede comunque una parte della sua umidità, che viene scaricata all’esterno. Come collocazione, a differenza del deumidificatore, il condizionatore deve essere posto in alto, in modo da raccogliere l’aria più calda che, per sua natura, tende a salire. E infine, tranne che per alcuni apparecchi particolari, che hanno comunque la necessità di uno scarico verso l’esterno, per espellere l’aria surriscaldata dal gas compresso, i deumidificatori vanno posizionati in maniera fissa in ogni stanza, e collegati, attraverso un foro nel muro di confine, ad un elemento che disperda all’esterno l’aria calda.
Differenze di Costi tra Deumidificatore e Condizionatore
Il deumidificatore ha, rispetto al condizionatore, una meccanica meno complessa e un costo d’acquisto decisamente più contenuto. Infatti, per comprare un ì deumidificatore, anche abbastanza potente e accessoriato, spendi mediamente un quarto di quello che dovresti pagare per un condizionatore della stessa fascia di qualità. Poi c’è da considerare che la potenza e la continuità d’uso, del deumidificatore, sono decisamente più basse che nel condizionatore, quindi anche i costi di esercizio sono più contenuti. Infine influisce sui costi anche l’uso che ne fai, perché, se ti serve solo per migliorare l’abitabilità di una stanza, consumi molto meno rispetto a quando lo metti in modalità continua, per asciugare la biancheria.
Un condizionatore di qualità presenta dei costi d’acquisto abbastanza elevati, anche se ne trovi sul mercato a prezzi molto più bassi della media. Fare un buon affare conviene sempre, a patto che l’apparecchio che prendi sia di buona qualità, e quindi di marca, magari messo in offerta per una promozione particolare. Altro discorso sono le macchine economiche senza nessuna garanzia di qualità, perché i soldi, che risparmi nell’acquisto, potresti perderli a breve giro a causa di guasti, malfunzionamento e consumi elevati. Infatti, le macchine di qualità, soprattutto quelle di categoria energetica tripla A, sono studiate per ridurre i consumi al massimo, e farti risparmiare sulla bolletta, mentre le case costruttrici meno conosciute usano materiali scadenti, e non ti danno nessuna riduzione dei consumi.
Conclusioni
Un deumidificatore è soprattutto un amico prezioso per la tua salute. Un’aria meno umida infatti aiuta la respirazione polmonare, con tutti i benefici che ciò comporta, anche per chi soffre di problemi di ossigenazione del sangue. Il deumidificatore serve anche a rendere l’aria più pulita, riducendo il pericolo di accumulo di funghi e batteri, e rendendo più salubri gli ambienti. E infine, aggiungendo un filtro ionizzatore, riduce le cariche elettrostatiche, dovute alla presenza di televisori e computer, contribuendo a migliorare ulteriormente l’abitabilità ambientale.
Il condizionatore è altrettanto importante, per la salute umana, perché riconduce le temperature eccessive ad un livello di sopportazione e. A differenza del deumidificatore però, se usato per ottenere temperature troppo basse rispetto a quelle esterne, o comunque adoperato senza alcuna moderazione e controllo, i suoi effetti a lungo andare potrebbero nuocere alla salute. Infatti, il freddo intenso in estate, per quanto sia piacevole, crea scompensi fisici, soprattutto a causa degli sbalzi tra l’interno e l’esterno.