In questa guida spieghiamo come scegliere quale dispositivo comprare tra deumidificatore e VMC.
Deumidificatore e VMC sono due macchine che assolvono a compiti differenti. Il primo infatti elimina l’umidità in eccesso dall’aria dell’ambiente, la seconda invece serve a cambiare l’aria nella stanza. Questo significa che il deumidificatore lascia nell’ambiente la stessa aria che c’era prima di funzionare, con la differenza che l’umidità è minore, mentre la VMC sostituisce l’aria viziata del locale immettendo aria fresca dall’esterno. Ma, quando usi questa apparecchiatura, l’umidità diminuisce solo se l’aria esterna è più secca, mentre se da fuori entra aria umida, la quantità di acqua, nell’aria della stanza, aumenta. Quindi scegliere un deumidificatore, o una VMC, dipende dalle tue esigenze o, meglio, dalle condizioni del locale dove hai la necessità di migliorare l’ambiente. Vediamo allora come scegliere tra deumidificatore e VMC.
Deumidificatore o VMC in un Locale Molto Umido
Se il locale presenta un tasso di umidità corretto, o invece è eccessivo, lo puoi scoprire con un apparecchio apposito, preferibilmente preciso e di buona qualità, come un igrometro. Nel caso, appunto, che la percentuale di acqua, presente nell’aria, superi i valori di soglia, e cioè 60 o 65%, con una temperatura intorno ai 20 o 22 gradi, allora quello che ti serve è un deumidificatore. Quindi un apparecchio che sia in grado di fare circolare, al suo interno, tutta l’aria della stanza, ed eliminare l’umidità in eccesso con un processo di condensazione. L’acqua contenuta nell’atmosfera, infatti, viene separata dall’aria grazie all’abbassamento temporaneo della temperatura, creato dal gas refrigerante, nella sua camera di separazione e raccolta. Ovviamente l’aria che torna in circolo, riportata alle temperature originarie, viene solo parzialmente pulita dai macro residui atmosferici, come la polvere o i pollini, ma non può essere rigenerata. Quindi se era viziata, maleodorante e carica di anidride carbonica prima del processo, dopo essere passata per il sistema di deumidifica tornerà solo più asciutta, ma non più fresca. Infatti, per effettuare il ricambio dell’aria nel locale, dovrai aprire le finestre e lasciare che entri aria pulita da fuori.
Deumidificatore o VMC in un Locale non Areato
Se le caratteristiche della stanza, che vuoi rendere più abitabile sono quelle del locale privo di finestre o altri scambi con l’esterno della casa, la soluzione è creare una ventilazione forzata, che aspiri l’aria viziata e immetta aria fresca. In questo caso la maniera per ottenere questo risultato non può essere un deumidificatore, ma devi prendere una VMC, che sia calibrata all’ambiente che vuoi purificare. La VMC, infatti, è un’apparecchiatura fatta apposta per creare un ricambio dell’aria interna di un locale, con l’aria esterna, senza creare dispersioni di calore. L’acronimo VMC, infatti, sta per Ventilazione Meccanica Controllata, e in quasi tutti gli apparecchi è prevista la funzione di recupero del calore, grazie ad uno scambiatore in ceramica, o in rame, in aggiunta al filtro. La VMC, comunque, è un apparecchio di grande utilità per tutti gli ambienti dove si crea facilmente aria pesante, anche se esiste uno sfogo esterno. Risulta essere il caso infatti dei locali tecnici, dove si sviluppano odori forti, anche di combustione, o di cucine sempre in funzione, come quelle dei ristoranti. Diventa indispensabile anche dove l’aerazione forzata serve a rinnovare l’aria senza gelare gli ambienti, come le camere di un’abitazione munite di infissi sigillanti, che non fanno disperdere il calore, ma non consentono il ricambio. Oppure dove aprire le finestre per qualche minuto non è sufficiente, a meno di non lasciarle spalancate, fino a fare ghiacciare la stanza. Tutti casi in cui la VMC si dimostra una soluzione ideale, perché rinnova l’aria senza modificare la temperatura.
Deumidificatore o VMC in un Locale Umido e non Areato
Se il locale presenta tutti e due i problemi, allora non puoi sperare di risolverli entrambi con una sola macchina, e devi scegliere se privilegiare il ricambio d’aria, o ridurre il tasso di umidità. Spesso il ricambio d’aria con una VMC, soprattutto se fuori la percentuale d’umidità è ridotta, è sufficiente a migliorare la situazione di una stanza senza ulteriori interventi. Magari l’aria è più umida, ma già il fatto che sia respirabile fa davvero tanto. Molti locali, infatti, soprattutto se sono a piano terra o interrati, accumulano umidità di risalita dal terreno e dai muri perimetrali. In questi casi spesso il ricambio è sufficiente a portarne via una parte non indifferente, soprattutto se la VMC scelta è quella giusta per il locale, e la canalizzazione è stata montata a regola d’arte. La situazione che si presenta è diversa, invece, se il locale ha livelli di umidità troppo alti e, magari, c’è una piccola apertura che consente il ricambio dell’aria. In questi casi ti conviene privilegiare la lotta all’umidità, e scegliere un deumidificatore, tenendo la finestra aperta più spesso. Sbaglia chi ti consiglia di usare un aspiratore a ventola, invece di aprire la finestra, perché otterresti solo il risultato di risucchiare l’aria, recuperandola da un ambiente limitrofo, non necessariamente più pulito, piuttosto che dall’esterno. Ma, se già stai valutando di installare un aspiratore, allora non c’è occasione migliore per prendere una VMC, e metterla in funzione anche in combinazione con un deumidificatore ambientale.